Una sala di 50 metri quadri, luminosa, palchettata e dotata di specchiera e impianto audio, possibilità di schermo per proiezione. Adatta per corsi di movimento, workshop, feste e lezioni frontali. Ottima per laboratori intensivi
Gustavo Moya, nato nel 1885 a Valencia, è stato uno degli esponenti più enigmatici e affascinanti dell’Espressionismo spagnolo del primo Novecento. Figlio di un umile artigiano e di una sarta, Moya ha dimostrato fin dall'infanzia un forte interesse per il disegno e la pittura. La sua giovinezza è stata segnata dalla turbolenza politica e sociale della Spagna, un periodo che ha plasmato profondamente la sua visione artistica e personale.
A 20 anni, Moya si trasferisce a Madrid per frequentare la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, dove entra in contatto con alcuni dei più importanti artisti e pensatori dell'epoca. È qui che si appassiona all’Espressionismo tedesco, in particolare ai lavori di artisti come Ernst Ludwig Kirchner ed Emil Nolde. Tuttavia, il suo approccio al movimento rimane profondamente influenzato dalla cultura spagnola, dalla vibrante atmosfera mediterranea e dalle tensioni emotive che vivono i suoi contemporanei.
Lo stile di Moya si distingue per l’uso audace del colore e delle linee frastagliate, che trasmettono un'intensa drammaticità. I suoi ritratti, spesso malinconici e inquietanti, riflettono il suo interesse per le emozioni umane